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Raccolta dei requisiti

La biblioteca di S. Giustina gestisce la propria corrispondenza mediante un protocollo, cioè un registro nel quale vengono annotate tutte le informazioni relative ai documenti in arrivo e in partenza. Scopo del progetto è quello di passare da questa gestione tradizionale a una gestione informatizzata, basata su una applicazione di Basi di Dati.
La biblioteca mantiene il protocollo per legge, quindi alcune informazioni devono necessariamente essere gestite per ragioni legali; per lo stesso motivo, inoltre, è necessario che l'applicazione di Basi di Dati sia in grado di produrre un output su carta con la stessa struttura del protocollo attuale.
Il protocollo si compone di due sezioni principali, chiamate carico e scarico. I documenti che arrivano alla biblioteca vengono registrati nella sezione carico: più precisamente, vengono registrati la data di arrivo, l'ufficio o la persona che hanno scritto, la data e il numero di documento riportati sullo stesso, l'oggetto del documento. Talvolta, nel campo riservato alla data e al numero viene memorizzato anche il tipo del documento (lettera, fax, ecc.). Ad ogni documento viene assegnato un numero progressivo di protocollo; la numerazione riparte da zero all'inizio di ogni anno, quindi esistono documenti di anni diversi con lo stesso numero di protocollo. L'ultima informazione che viene registrata nella sezione carico è il riparto al quale il documento è assegnato. I riparti corrispondono alle varie sezioni dell'amministrazione e sono stabiliti per legge dal Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali (dal quale la biblioteca dipende); ad ogni riparto corrispondono fisicamente uno o più contenitori nei quali i documenti vengono archiviati. Contenitori relativi allo stesso riparto possono trovarsi in posti diversi all'interno della biblioteca.
I documenti inviati dalla biblioteca vengono registrati nella sezione scarico. Le informazioni che vengono registrate sono la data di invio e l'ufficio o persona a cui si scrive; è inoltre disponibile un campo "annotazioni" nel quale viene spesso indicato il riparto nel quale la biblioteca conserva copia della lettera. Se la lettera viene inviata in risposta a un documento ricevuto in precedenza, allora alla lettera viene assegnato lo stesso numero di protocollo del documento ricevuto; se le risposte sono più di una, allora quelle successive alla prima hanno un proprio numero di protocollo.
Queste sono le informazioni attualmente registrate nel protocollo cartaceo e che è necessario mantenere per legge; nello sviluppare una applicazione informatica, è però interesse della biblioteca cominciare a gestire alcune informazioni aggiuntive. Prima di essere archiviati, i documenti che giungono alla biblioteca possono essere assegnati ad un ufficio o ad una persona per ragioni amministrative o per consultazione: ha quindi interesse memorizzare il nome dell'ufficio o persona che detiene il documento in modo da poterlo reperire in caso di bisogno. Sarebbe inoltre comodo registrare un certo numero di informazioni (indirizzo, telefono, fax, ecc.) relative all'ufficio o persona che hanno inviato un documento, in modo da poter rispondere celermente e senza commettere errori.
Oltre all'inserimento dei dati (circa 1000 documenti l'anno), le operazioni che verranno eseguite più frequentemente con l'applicazione sono:
  • la ricerca per oggetto, cioè la ricerca di tutti i documenti relativi ad un determinato argomento. Dato che il contenuto del campo oggetto del protocollo non ha una struttura ben stabilita, questa ricerca si gioverebbe molto di tecniche di information retrieval;
  • la ricerca per data, cioè la ricerca di tutti i documenti arrivati in un certo intervallo di tempo (in un anno, in un mese, posteriori o successivi a una certa data, ecc.);
  • la ricerca per ufficio, cioè la ricerca di tutti i documenti inviati da un certo ufficio o persona;
  • la ricerca per riparto, cioè la ricerca dei documenti appartenenti ad un determinato settore dell'amministrazione;
  • la ricerca di tutti i documenti affidati ad una certa persona o ufficio della biblioteca.
    È naturalmente probabile che queste ricerche vengano combinate. È inoltre interesse della biblioteca tenere traccia degli accessi degli utenti che effettuano interrogazioni e ricerche sulla base di dati, in modo da ricostruire con precisione la "storia" di ogni singolo documento.
    Hanno accesso al protocollo il direttore della biblioteca e un numero limitato di impiegati; i dati verranno conservati in un personal computer non collegato in rete e situato fisicamente nell'ufficio del direttore: di conseguenza, vista anche la natura dei dati, sicurezza e multiutenza non sono requisiti fondamentali del progetto.
    Sul personal computer in cui dovranno essere memorizzati i dati sono installati il sistema operativo Windows NT e il DBMS Microsoft Access '97: è però intenzione del team non usare Access, come spiegato nella documentazione relativa alla progettazione fisica.


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