Volo di Gabbiani

Volo di Gabbiani

Volo di Gabbiani
Paolo De Poli

smalto su rame e supporto in accaio inox, cm 300x100, 1974
(foto: Marco Filippi)


Il Pannello decorativo  Volo di Gabbiani, in smalto su rame su supporto rigido, è una rilevante opera dell'artista padovano Paolo De Poli, nato nel 1905 e scomparso nel 1996. Pittore, scultore, designer, l'artista padovano aveva fissato la sede del proprio studio "Paolo De Poli. Smalti d'arte" in una vecchia casa posta in via San Pietro 43. Per un'intera vita si è occupato di inventare forme e di sperimentare calde tonalità di colore.
Protagonista di fama internazionale del rinnovamento dell'arte e del design, personaggio molto noto a Padova, nell'anno 1984 aveva celebrato i cinquant'anni di attività artistica con una grande mostra antologica "Paolo De Poli. L'arte dello smalto", tenuta nel Palazzo della Ragione di Padova, dove erano state riunite, per la prima volta, oltre 300 opere disperse in molte collezioni.
Diverse opere dello stesso artista sono attualmente presenti in vari edifici dell'Università di Padova. Nella sede del Palazzo del Bo, nella Sala dei Professori, sono collocati i pannelli Podestà Rusca e Vescovo Giordano, con relativi cartoni su disegno di Gio Ponti, 1941. Pure, nel Palazzo del Bo, nell’Aula delle Scienze, è collocata la scultura Omaggio a Galileo, 1964, così nella Scala dei Saperi è pure collocata la scultura Foglie di calla, precedentemente esposta nella sede dello Storione, che ha tratto l’ispirazione dalle piante acquatiche poste nelle  vasche, che caratterizzano la parte antica dell'Orto Botanico. Da qualche anno, il pannello Volo di Gabbiani, 1974, in rame smaltato con fondo in acciaio, è esposto presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione in Via Gradenigo.
Il Pannello decorativo  Volo di Gabbiani, che misura cm 300 x cm 100, certamente, è il più esteso pannello in smalto su rame presente a Padova. L'ispirazione proviene da passeggiate compiute dall'artista sulle rive del mare Adriatico, con una lontana reminiscenza della visione del brulichio dei “cocai" che avvolgeva le volte romane del Ponte Pietra sul fiume Adige nella città di Verona.
Dopo aver sperimentato un tema artistico così suggestivo con un primo pannello di formato ridotto con tre gabbiani, su fondo in rame smaltato giallo-verde (1964), precedentemente esposto in Sicilia e ora conservato in una collezione di Padova, pensando ad una più idonea collocazione in spazi pubblici, l'artista ha iniziato una vivace sperimentazione artistica, che, modificando via via le tecniche di esecuzione, ha prodotto infine tre diversi importanti pannelli di simile soggetto. Oltre al Pannello decorativo con disegno a sviluppo orizzontale con sette gabbiani in volo, esposto ora nel Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (1974), esiste un’altra versione a sviluppo verticale con tre gabbiani, conservata a Parma (1965), e, infine, si conosce un ulteriore ciclo decorativo a sviluppo verticale, che rappresenta quattro gabbiani in volo con il sole arancio (1974), di dimensioni di 200 cm x 100 cm, che è esposto a Roma, all'Eur, nell’atrio del Palazzo della Civiltà del Lavoro.

Altre informazioni su Paolo De Poli si trovano nel sito http://it.wikipedia.org/wiki/Paolo_De_Poli